Inaugurazione "Nostos", personale di Graziano Spinosi - 30 settembre ore 18.00

Data primo evento 30 Settembre 2023

Luogo evento

Si inaugura sabato 30 settembre alle ore 18, presso la Galleria Comunale Santa Croce, NOSTOS, personale di Graziano Spinosi a cura di Milena Becci. La mostra, terzo appuntamento del progetto MANSIO, è organizzata dai Servizi Culturali del Comune di Cattolica in collaborazione con il Museo Tattile Omero di Ancona.

Il termine nostos (gr. vόστος) indica il ritorno, il viaggio di rientro in patria, uno tra i motivi letterari antichi più diffusi. Il più noto è quello di Ulisse verso Itaca, narrato da Omero nell’Odissea: lungo e avventuroso, attraverso l’ignoto, durante il quale l’eroe è portato ad affrontare prove impegnative che lo conducono a confrontarsi con i propri limiti e a superarli, per una maggiore consapevolezza di sé, per tornare al punto di partenza, a casa. 

Quattrordici opere raccontano questi ritorni attraverso la delicata e materica imponenza della scultura, presentandosi all’interno di una mostra antologica e tematica al tempo stesso, contenente lavori realizzati negli anni e nuove installazioni. Una delle sue nuove opere, Rosa dei venti, è un'installazione realizzata appositamente per la mostra. Ma il tema del ritorno, proprio come quello reso immortale da Ulisse, corre lungo tutto il percorso. Lo raccontano Nidi, in rattan e filo di ferro, che rappresentano la meta finale del viaggio, la casa, l'approdo sicuro. Ma nel mezzo c'è anche Shoes, le scarpe che narrano il cammino, quello dell'esistenza. 

Durante la residenza artistica, dal 9 all’11 ottobre, Graziano Spinosi lavorerà all’interno del Museo della Regina e il 10 ottobre darà vita a un laboratorio rivolto a persone con disabilità visive. Raccoglierà elementi e suggestioni con cui realizzerà libri con manufatti sul tema del mare, in collaborazione con il Museo Tattile Statale Omero di Ancona. I nuovi lavori saranno presentati al pubblico il 28 ottobre alle ore 18 insieme al catalogo della mostra.

Il 15 ottobre, alle ore 17, il Museo della Regina ospiterà a presentazione di Ánemos. I venti del Mediterraneo di Fabio Fiori, che ha ispirato in gran parte la realizzazione dell’installazione Rosa dei venti.

Il 12 novembre dalle ore 16 (ingresso su prenotazione) il pubblico bendato sarà accompagnato da alcune persone con disabilità visive alla scoperta delle opere dell’artista in un percorso di visita al buio a cura del Museo Tattile Omero di Ancona.

La mostra sarà visitabile fino al 3 dicembre, nei giorni venerdì, sabato e domenica dalle ore 16 alle 19 con ingresso libero.

Info e contatti: museo@cattolica.net / Tel. 0541.966577 - 775

 

BIOGRAFIA
Graziano Spinosi nasce a Bologna il 13 Gennaio 1958. Trascorre l’infanzia in Romagna. Nel 1979 tiene la sua prima esposizione personale presso la Chiesa sconsacrata di Santa Lucia, a Bologna, oggi sede dell’Aula Magna dell’Università. Nel 1980 si diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. In questi anni realizza sculture impiegando resine acriliche, vetroresina, poliuretanici e siliconici. Nel 1992 si trasferisce a Roma, al Pastificio Cerere di San Lorenzo, sede di numerosi atelier di artisti. Qui comincia una ricerca che prevede l’impiego dei più svariati materiali, soprattutto poveri e di scarto industriale. Prende inizio un rapporto di lavoro con la storica galleria Il Segno, dove tiene una personale nel 1994 e prende parte a numerose collettive. Nel 2001 la città di Cesena ospita una sua ampia esposizione personale, allestita in gallerie comunali e in vie e piazze della città. Nel 2002 una personale presso le Logge dei Balestrieri di San Marino. Nel 2004 è invitato a Ipermercati dell’arte, a Siena, a cura di Omar Calabrese e Achille Bonito Oliva. Nel 2007 partecipa a NOWHEREMEN, a Bergamo, a cura di Omar Calabrese e Maurizio Bettini. Esposizioni personali a Berna, Zurigo e Basilea. È del 2015 la prima antologica presso Augeo Art Space di Rimini. Dal 1994 insegna Ricerca Artistica Contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Ravenna. Vive a Santarcangelo di Romagna.