APERITIVO LETTERARIO 6 - DA Q A POINT LENANA, I 15 ANNI DI WU MING

Data primo evento 29 Marzo 2014

Sabato 29 marzo 2014
ore 18 Biblioteca Comunale di Cattolica

La sesta edizione di aperitivo letterario, dedicata alla scrittura collettiva chiude con il collettivo italiano più famoso: WU MING
WU MING nasce dal Luther Blissett Project (1994-1999), divenuto celebre con il romanzo Q.
A differenza dello pseudonimo aperto "Luther Blissett", "Wu Ming" indica un preciso nucleo di persone, attivo e presente sulle scene culturali dal gennaio del 2000. Il gruppo è autore di numerosi romanzi, tradotti e pubblicati in molti paesi. Hanno definito il corpus di opere “New Italian Epic”.
Il fatto che il gruppo si chiami "Senza nome" ha spesso generato equivoci sul presunto anonimato dei suoi membri, i cui nomi anagrafici sono invece noti e riportati anche sul sito ufficiale.
Ciascuno dei quattro membri ha un nome d'arte individuale, una produzione "solista" e una "voce" autoriale autonoma, riconoscibile dai lettori.
In cinese mandarino "wu ming" significa "senza nome" oppure "cinque nomi" a seconda di come viene pronunciata la prima sillaba. Il nome d'arte è inteso tanto come tributo alla dissidenza ("Wu Ming" è un modo di firmarsi frequente presso i cittadini cinesi che chiedono democrazia e libertà di parola) quanto come rifiuto dei meccanismi che trasformano lo scrittore in divo.
A questa scelta si lega anche la particolare posizione degli autori in ordine al diritto d'autore: tutte le opere di Wu Ming sono infatti pubblicate sotto licenza Creative Commons e dal sito ufficiale del gruppo è possibile scaricare i testi integrali, per i quali è consentita una riproduzione (totale o parziale) in qualunque formato, tranne che per scopi commerciali.
Con Wu Ming 1 parleremo anche di Point Lenana libro scritto a due mani con Roberto Santachiara
È un racconto di tanti racconti. Parla dell’Africa (di tante Afriche) e delle Alpi Giulie, parla di Italia e «italianità», di esploratori e squadristi, di poeti e diplomatici, di guide alpine e guerriglieri. Attraversa i territori e la storia di quattro imperi.
È un racconto di racconti di uomini che vagarono sui monti. Uomini che in pianura e in città indossavano elmi, cotte di maglia, armature da ufficio, e solo in montagna si sentivano finalmente leggeri, finalmente sé stessi. La montagna era tempo liberato, rubato al dover vivere, conquistato con unghie, denti e piccozza. Quando scendevano – perché prima o poi tocca farlo – la vita li riafferrava, la gravità li tirava giù e tornavano a essere, come scrisse uno di loro che poi si tolse la vita, «i falliti». Lo furono anche nella buona sorte: qualcuno ebbe successo nella professione, girò il mondo, fece più di una bella figura in società, poté contare su una famiglia che lo amava… Eppure, nulla di tutto ciò rimpiazzava una salita in montagna, una notte in bivacco, uscire dal rifugio e assistere in marcia al sorgere del sole....
Al termine, come ormai è tradizione, ci salutiamo con un aperitivo offerto dalla Pasticceria Staccoli
e dalla Tenuta del Monsignore
 

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Point Lenana